Monologo "Apocalypto" - Espiridion Acosta Cache (Il vecchio cantastorie)

“E un uomo sedeva da solo. Sprofondato in una grande tristezza.
Tutti gli animali si avvicinarono a lui e gli dissero: <Non ci piace vederti cosi triste, chiedici quello che vuoi e lo avrai>.
L’uomo disse: “Voglio avere una buona vista”. L’avvoltoio rispose: <avrai la mia>. L’uomo disse: <Voglio essere forte>. Il giaguaro rispose: <Sarai forte come me>. Allora l’uomo disse: <Vorrei tanto conoscere i segreti della terra>. Rispose il serpente:<Te li mostrerò>. E cosi fu con tutti gli animali. E quando l’uomo ebbe tutti i doni che loro potevano dargli se ne andò. E il gufo disse agli altri animali: <Ora l’uomo sa molto ed è capace di fare molte cose. Improvvisamente ho paura> Il cervo disse: <L’uomo ha tutto quello di cui ha bisogno. Ora non sarà più triste> Ma il gufo disse: <No. Io ho visto un buco nell’uomo profondo come una fame che mai si placherà, questo lo rende triste e lo spinge a desiderare. Lui continuerà a prendere e a prendere finché un giorno il mondo dirà:“non esisto più e non ho più nulla da dare”>”




Espiridion Acosta Cache in “Apocalypto”

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